Iter normativo

Con la Legge n°344/97 (art. 4, comma 3) la “Costa Teatina” viene inserita (su proposta del Sen. Staniscia) tra le “prioritarie aree di reperimento” previste dalla Legge n°394/91 (lettera l-bis, comma 6, art. 34) e sulle quali si dovevano realizzare Parchi Nazionali.

Successivamente la Legge n°93/2001, all’art.8, comma 3, avvia l’iter di istituzione, ricordando le procedure e le intese richiamando la L.394/91 e fissa in lire 1.000 milioni dal 2001 i limiti massimi di spesa per l’istituzione e il funzionamento.

La Giunta Pace allora al Governo Regionale ricorre alla Corte Costituzionale contro la L.93/01 per farne dichiarare dichiarazione di incostituzionalità e, comunque, per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato.
La Corte Costituzionale con la sentenza n°422/2002 depositata il 18 ottobre 2002 dichiara “non fondata” la richiesta della Regione Abruzzo è ribadisce la legittimità dell’art. 8, comma 3, della legge 23 marzo 2001, n. 93.
Per anni la questione rimane parcheggiata, il Ministero dell’Ambiente non trova l’intesa con la Regione Abruzzo.
Nel 2005 cambia il Governo Regionale e con la dismissione della tratta Adriatica, tra Ortona e Vasto, di RFI si torna a parlare di Costa Teatina, viene fatta una prima proposta dall’Assessore Regionale Franco Caramanico, il 6 settembre 2006 una delegazione abruzzese guidata da Caramanico si incontra con il Direttore del Servizio di Conservazione della Natura del Ministero dell’Ambiente e si riavvia l’iter di perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, dopo diversi mesi di confronto con i Comuni, deliberano solo in tre a favore del Parco (Vasto, San Salvo e Francavilla), si approda quindi dopo un confronto di un anno e mezzo con associazioni ed Università, al “Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina” con la Legge Regionale n°05/2007 che viene costituito, nelle more della definizione del Parco Nazionale della Costa Teatina.
L’iter del Parco rallenta di nuovo e vista la renitenza dei Comuni la Direzione Regionale competente formula una proposta di perimetrazione e la invia ai Comuni e al Ministero (2008).
A luglio 2008 viene arrestato l’allora Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, si va verso le elezioni a dicembre 2008 e l’iter si ferma di nuovo.

A fine aprile 2010, nell’anno internazionale della biodiversità, con il Direttore Aldo Cosentino in procinto di andare in pensione, il Ministero dell’Ambiente riprende gli iter dei Parchi sospesi (ne mancano ancora 5 da istituire: Costa Teatina, isola di Pantelleria, Egadi e litorale trapanese, Eolie, Iblei).
Il 10 Maggio 2010, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Comuni Costieri (Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo) sono convocati a Roma presso il Ministero dell’Ambiente e si riavvia l’iter di istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina e alla Regione Abruzzo viene affidato il compito di riconvocare i Comuni e la Provincia per definire una nuova perimetrazione condivisa entro la fine del 2010.

Il 9 luglio 2010 la Regione Abruzzo convoca i Comuni e la Provincia di Chieti e preso atto della contrarietà alla proposta di perimetrazione elaborata dalla Direzione Regionale Aree Protette e Parchi del 2008, si concorda di lavorare su una ipotesi che preveda 4 zone, anticipando la zonazione nel Decreto Istitutivo e graduando meglio i vincoli in considerazione delle valenze naturalistiche e dell’antropizzazione del territorio. Ogni Comune si prende l’onere di deliberare in merito decidendo se essere favorevole o contrario, definendo anche una perimetrazione per il territorio di competenza da rimandare in Regione Abruzzo per una successiva integrazione e raccordo complessivo delle proposte. Si ipotizza di terminare questa fase per settembre/ottobre.
Dopo diversi incontri di coordinamento la questione resta sospesa, tra agosto e ottobre solo alcuni comuni si muovono e iniziano la discussione e avviano dei percorsi di confronto ed ascolto anche con i cittadini, tra questi Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto.

Torino di Sangro delibera in consiglio sulla volontà di dare origine al Parco e di definire una perimetrazione su 4 zone come concordato in Regione, Fossacesia ne discute nel suo Forum Ambiente e approva in Commissione Urbanistica la proposta di perimetrazione su 4 zone, Vasto approva un ordine del giorno e rimanda la discussione della perimetrazione.